Seminario ATC: Approccio Terapeutico Combinato – Bari – 25 Ottobre 2014

15,00 IVA inclusa

Informazioni
Provider ECM: AV Eventi e Formazione
Crediti ECM: 6
Data:  25 Ottobre 2014
Location: Bari
Destinatari: Medici Chirurghi – Specialisti in Medicina Riabilitativa – Fisioterapisti – Studenti di Fisioterapia

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ATC – “Approccio Terapeutico Combinato”.
L’approccio, inteso come metodo o atteggiamento mentale o prospettiva particolare con cui si affronta lo studio di un problema, è frutto di una trentennale esperienza lavorativa e di studio da parte del docente in ambito neurologico e in terapia manuale e prende l’avvio dalla considerazione che la funzione e la “disfunzione” sono sempre il risultato dell’interazione tra vari sistemi che devono essere tenuti in considerazione contemporaneamente nel trattamento riabilitativo.
Tra le caratteristiche peculiari dell’ATC troviamo: la valutazione, l’elaborazione di un piano terapeutico e il trattamento basati sul modello “Struttura-Funzione”, la precisione nelle tecniche manuali, nel-le guide e nella scelta degli esercizi e l’idea che accanto al sapere scientifico, cioè il bagaglio di conoscenze proprie del clinico che indaga e interviene sul paziente, sia utile essere dotati di pensiero euristico e della capacità di approcciarsi, quando serve, con metodo ipotetico-deduttivo.

L’ATC ritiene dunque che l’intuito, sia elemento strutturale indispensabile nel ragionamento clinico tanto quanto lo sia il sapere scientifico.

L’ATC sia in fase valutativa quanto nel trattamento, considera l’individuo-paziente nel suo insieme senza separarlo in paziente “ortopedico” e “neurologico” e sottolinea la necessità di non tralasciare l’inevitabile e importante interrelazione tra di-verse componenti, come limitazioni e alterazioni delle strutture articolari, sistema nervoso centrale, alterata neurodinamica, disallineamenti biomeccanici, modificazioni a carico del muscolo, dolore, alterazioni delle capacità di apprendimento e di controllo motorio ed altri fattori, che intervengono nel determinare una ri-dotta o alterata possibilità di movimento.

Non c’è lavoro di terapia manuale che mobilizzando un’articolazione o un muscolo non interessi vie nervose e non coinvolga il Sistema Nervoso Centrale. Non c’è manovra di allungamento muscolare che non metta in tensione il tessuto nervoso obbligandolo ad adattarsi (neuro dinamica). Non c’è trattamento di neuro-riabilitazione che non debba fare i conti con una “periferia corporea” strutturalmente compromessa.

La disattenzione che può portare a non cogliere questo “insieme” è spesso responsabile di ritardi nel processo di recupero così come di insuccessi.

Descrizione

Informazioni
Provider ECM: AV Eventi e Formazione
Crediti ECM: 6
Data:  25 Ottobre 2014
Location: Bari
Destinatari: Medici Chirurghi – Specialisti in Medicina Riabilitativa – Fisioterapisti – Studenti di Fisioterapia

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ATC – “Approccio Terapeutico Combinato”.
L’approccio, inteso come metodo o atteggiamento mentale o prospettiva particolare con cui si affronta lo studio di un problema, è frutto di una trentennale esperienza lavorativa e di studio da parte del docente in ambito neurologico e in terapia manuale e prende l’avvio dalla considerazione che la funzione e la “disfunzione” sono sempre il risultato dell’interazione tra vari sistemi che devono essere tenuti in considerazione contemporaneamente nel trattamento riabilitativo.
Tra le caratteristiche peculiari dell’ATC troviamo: la valutazione, l’elaborazione di un piano terapeutico e il trattamento basati sul modello “Struttura-Funzione”, la precisione nelle tecniche manuali, nel-le guide e nella scelta degli esercizi e l’idea che accanto al sapere scientifico, cioè il bagaglio di conoscenze proprie del clinico che indaga e interviene sul paziente, sia utile essere dotati di pensiero euristico e della capacità di approcciarsi, quando serve, con metodo ipotetico-deduttivo.

L’ATC ritiene dunque che l’intuito, sia elemento strutturale indispensabile nel ragionamento clinico tanto quanto lo sia il sapere scientifico.

L’ATC sia in fase valutativa quanto nel trattamento, considera l’individuo-paziente nel suo insieme senza separarlo in paziente “ortopedico” e “neurologico” e sottolinea la necessità di non tralasciare l’inevitabile e importante interrelazione tra di-verse componenti, come limitazioni e alterazioni delle strutture articolari, sistema nervoso centrale, alterata neurodinamica, disallineamenti biomeccanici, modificazioni a carico del muscolo, dolore, alterazioni delle capacità di apprendimento e di controllo motorio ed altri fattori, che intervengono nel determinare una ri-dotta o alterata possibilità di movimento.

Non c’è lavoro di terapia manuale che mobilizzando un’articolazione o un muscolo non interessi vie nervose e non coinvolga il Sistema Nervoso Centrale. Non c’è manovra di allungamento muscolare che non metta in tensione il tessuto nervoso obbligandolo ad adattarsi (neuro dinamica). Non c’è trattamento di neuro-riabilitazione che non debba fare i conti con una “periferia corporea” strutturalmente compromessa.

La disattenzione che può portare a non cogliere questo “insieme” è spesso responsabile di ritardi nel processo di recupero così come di insuccessi.