Descrizione
Informazioni
Provider ECM: AV Eventi e Formazione
Crediti ECM: 4,7
Data: 21 Maggio 2015
Location: Siracusa
Destinatari: Medici di Medicina Generale e specialisti in Allergologia e Immunologia clinica, Malattie dell’apparato respiratorio, Cardiologia, Medicina Interna
La patologia ostruttiva delle vie aeree, comprendente l’asma bronchiale e la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo, con importanti implicazioni socio-economiche.
I dati globali relativi a tutti i continenti, elaborati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, indicano che attualmente i soggetti asmatici ammontano a circa 150 milioni, mentre la prevalenza della BPCO relativa ad entrambi i sessi ed a tutte le fasce d’età, riportata dalle linee guida GOLD, si attesterebbe fra 7.33 e 9.34 casi per 1000 abitanti. Queste stime, tuttavia, secondo molti autorevoli studiosi potrebbero non riflettere la reale dimensione epidemiologica del problema.
La spesa sanitaria complessiva per asma e BPCO risulta essere nettamente superiore alla somma delle risorse economiche impiegate per l’insieme dei pazienti affetti da due malattie infettive ad ampia diffusione mondiale, come AIDS e tubercolosi. Per le prossime decadi, le proiezioni epidemiologiche prevedono un ulteriore incremento dell’incidenza e della prevalenza dell’asma e della BPCO.
L’asma e la BPCO condividono un substrato patogenetico infiammatorio, derivante da complesse interazioni tra fattori genetici predisponenti e fattori ambientali.
L’efficacia delle attuali terapie farmacologiche è stata accertata da diversi RCT( Trial Clinici Randomizzati), tuttavia l’indispensabile selezione dei pazienti che partecipano a questi studi clinici, necessaria per eliminare una serie di variabili che inficerebbero il risultato finale, rendono questi trial scarsamente rappresentativi della popolazione reale.
Gli studi di RWE (Real World Evidence), basati sull’analisi prospettica o retrospettiva di popolazioni di pazienti non selezionati dei quali vengono registrati i dati anamnestici e di follow up, rendono i risultati di queste analisi certamente più vicini alla tipologia di paziente nella vita reale,- soprattutto se la metodologia statistica prende in considerazione strumenti di esecuzione come ad esempio il Propensity Score Matching, che consente di rendere omogenee le coorti di pazienti che vengono confrontati.
Pertanto il percorso ideale nella valutazione dell’efficacia e sicurezza delle terapie, dovrebbe considerare,in primo luogo, i risultati degli RCT, che andrebbero successivamente comprovati degli RWE.