Corso Avanzato ATC® – La Tecnica dell’Approccio Variabile – Trapani 29, 30, 31 Maggio 2015

280,00 IVA inclusa

Informazioni
Provider ECM: AV Eventi e Formazione
Crediti ECM: 28,6
Data:  29 – 30 – 31 Maggio 2015
Location: Valderice (TP)
Destinatari: per Fisioterapisti, Medici Chirurghi, specialisti in Medicina Fisica e Riabilitazione, Studenti del 3° anno del CdL in Fisioterapia. La partecipazione al Corso Base ATC® è propedeutica per l’iscrizione al Corso Avanzato.

Scarica la brochure

 

L’unico recettore a possedere un’innervazione efferente motoria oltre quella afferente sensitiva è il fuso neuromuscolare, che oltre ad “informare” il SNC, viene da questo modulato durante la sua attività di “informatore”. Le informazioni sulla lunghezza fornite dai fusi vengono utilizzate dal cervello per determinare le posizioni relative dei vari segmenti muscoloscheletrici.
Insieme all’organo tendineo del Golgi, il fuso fornisce informazioni complementari sullo stato meccanico del
muscolo: lunghezza e tensione.

Le informazioni propriocettive provenienti da questi recettori raggiungono tutti i livelli del SNC il quale le utilizza, attraverso una complessa attività di modulazione, per la percezione della posizione dei segmenti e il controllo motorio. Il SNC dunque attraverso il fuso, può controllare il flusso delle informazioni sensitive che riceve e può così, generare forza muscolare adeguata con conseguenti modificazioni della lunghezza del muscolo grazie a tre fattori: lunghezza iniziale del muscolo, velocità di variazione di questa
lunghezza e i carichi che si oppongono al movimento, gravità compresa. Tutto ciò è premessa indispensabile per muovere gli arti, mantenere la postura ed eseguire con precisione vari compiti motori.
La tecnica dell’Approccio Variabile sottende i concetti sopra esposti seppur brevemente, proponendo un intervento manuale sul muscolo (direttamente ed indirettamente) con l’obiettivo di rivolgere ai muscoli “domande specifiche” che attraverso la stimolazione dei sistemi fusimotorio e scheletromotorio, faciliti una risposta muscolare adeguata e significativa sia su base volontaria che automatica e richiedendo ai muscoli tanto compiti di tenuta quanto di movimento. Particolare enfasi viene data durante il corso agli aspetti dell’adattamento neuromotorio
evidenziando come questo rappresenta una base fondamentale dell’apprendimento motorio. La tecnica propone una varietà ed una sequenza di interventi sul paziente con un dettaglio clinico di estrema precisione, che si interfaccia grazie ad un attento ragionamento clinico, col sistema Uomo – movimento, e come nel corso base, senza “separarlo” in paziente ortopedico o neurologico, ma valutandolo nel suo insieme “bio-neuro-meccanico”.

Descrizione

atcInformazioni
Provider ECM: AV Eventi e Formazione
Crediti ECM: 28,6
Data:  29 – 30 – 31 Maggio 2015
Location: Valderice (TP)
Destinatari: per Fisioterapisti, Medici Chirurghi, specialisti in Medicina Fisica e Riabilitazione, Studenti del 3° anno del CdL in Fisioterapia. La partecipazione al Corso Base ATC® è propedeutica per l’iscrizione al Corso Avanzato.

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L’unico recettore a possedere un’innervazione efferente motoria oltre quella afferente sensitiva è il fuso neuromuscolare, che oltre ad “informare” il SNC, viene da questo modulato durante la sua attività di “informatore”. Le informazioni sulla lunghezza fornite dai fusi vengono utilizzate dal cervello per determinare le posizioni relative dei vari segmenti muscoloscheletrici.
Insieme all’organo tendineo del Golgi, il fuso fornisce informazioni complementari sullo stato meccanico del
muscolo: lunghezza e tensione.

Le informazioni propriocettive provenienti da questi recettori raggiungono tutti i livelli del SNC il quale le utilizza, attraverso una complessa attività di modulazione, per la percezione della posizione dei segmenti e il controllo motorio. Il SNC dunque attraverso il fuso, può controllare il flusso delle informazioni sensitive che riceve e può così, generare forza muscolare adeguata con conseguenti modificazioni della lunghezza del muscolo grazie a tre fattori: lunghezza iniziale del muscolo, velocità di variazione di questa
lunghezza e i carichi che si oppongono al movimento, gravità compresa. Tutto ciò è premessa indispensabile per muovere gli arti, mantenere la postura ed eseguire con precisione vari compiti motori.
La tecnica dell’Approccio Variabile sottende i concetti sopra esposti seppur brevemente, proponendo un intervento manuale sul muscolo (direttamente ed indirettamente) con l’obiettivo di rivolgere ai muscoli “domande specifiche” che attraverso la stimolazione dei sistemi fusimotorio e scheletromotorio, faciliti una risposta muscolare adeguata e significativa sia su base volontaria che automatica e richiedendo ai muscoli tanto compiti di tenuta quanto di movimento. Particolare enfasi viene data durante il corso agli aspetti dell’adattamento neuromotorio
evidenziando come questo rappresenta una base fondamentale dell’apprendimento motorio. La tecnica propone una varietà ed una sequenza di interventi sul paziente con un dettaglio clinico di estrema precisione, che si interfaccia grazie ad un attento ragionamento clinico, col sistema Uomo – movimento, e come nel corso base, senza “separarlo” in paziente ortopedico o neurologico, ma valutandolo nel suo insieme “bio-neuro-meccanico”.